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Call Center Globale – come possiamo aiutarla?

Da molti anni l’Agenzia Ebraica gestisce un servizio di call center gratuito da Gerusalemme per rispondere in modo veloce ed esaustivo alle domande di chi vuole fare l’Aliyah in Israele. Il call center è attivo 24 ore su 24 e gli operatori rispondono ad oltre 100.000 chiamate l’anno in sei lingue (inglese, spagnolo, portoghese, russo, francese ed ebraico).

L’attività del call center è particolarmente intensa quando si verificano problemi in qualche parte del mondo – come episodi legati alla sicurezza o crisi economiche. Ad esempio, durante gli attacchi terroristici del 2015 in Francia, gli operatori hanno lavorato senza sosta rispondendo a chiamate accompagnate spesso da pianti e urla degli utenti terrorizzati, avendo davanti a sé un unico obiettivo: fornire risposte a qualsiasi domanda e offrire un sostegno agli utenti angosciati.

Il call center aiuta gli interessati a capire che cosa li aspetta, a esaminare i possibili percorsi e ad iniziare il processo di registrazione e preparazione all’Aliyah. Lo staff è composto anche da nuovi immigrati che hanno affrontato in prima persona tale processo e ora mettono la loro esperienza al servizio degli altri. L’85% circa dei nuovi immigrati in Israele ha ricevuto una prima assistenza dal call center. Il call center risponde ad oltre 100.000 chiamate l’anno e circa 25.000 delle persone che chiamano, realizzano il desiderio di fare l’Aliyah.

Il call center dell’Agenzia Ebraica a Gerusalemme

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Foto: Il call center dell’Agenzia Ebraica a Gerusalemme

Dopo sei anni di attività il Keren Hayesod si trasferisce in Israele e opera dei cambiamenti a livello direttivo

Nel 1926 la struttura del Keren Hayesod era relativamente snella e tutte le attività dell’organizzazione e dei suoi emissari nel mondo erano gestite dalla sede di Londra, da appena 15 impiegati.
Poiché la Palestina era sotto il mandato britannico, lavorare da Londra aveva il vantaggio della vicinanza al fulcro dell’attività governativa. Tuttavia, il Consiglio Generale Sionistico decise che era giunto il momento di riprendere il progetto iniziale e di spostare la sede del KH a Gerusalemme. Il trasferimento fu graduale e per un certo periodo vi furono due sedi, una a Londra e una a Gerusalemme, per evitare inconvenienti con le attività in corso. Nello stesso periodo venne rinnovato l’organo esecutivo. I fondatori, Naiditch e Zlatopolsky, lasciarono l’incarico di presidente e vennero sostituiti da due attivisti veterani che avrebbero diretto il KH da Gerusalemme per molti anni: Aryeh Leib Yaffe e Arthur Hantke.

Foto: Funzionari di fronte alla sede del Keren Hayesod (da destra a sinistra): Arthur Hantke, dietro di lui Leo Hermann e Hans Cohen, Gerusalemme, 1927

Cinegiornale del 1951 documenta i momenti storici cui ha preso parte il Keren Hayesod

In occasione del terzo Giorno dell’Indipendenza dello Stato di Israele, venne realizzato un film per l’Appello Unificato per Israele. Nei primi anni dalla fondazione dello Stato, sorsero numerosi insediamenti per accogliere centinaia di migliaia di nuovi immigrati. Solo nel 1949 ne vennero creati 116. Il Keren Hayesod portò avanti un’intensa attività di raccolta fondi al fine di far arrivare in Israele immigrati da tutto il mondo e costruire nuovi insediamenti. La pellicola mostra alcune delle importanti attività finanziate dal Keren Hayesod e raccoglie toccanti filmati sulla vita dei ragazzi in uno youth village e sull’arrivo di un nuovo immigrato dall’Iraq nell’ambito della grande Operazione Esdra e Neemia, descritta alla fine del video. Nel cortometraggio si vede inoltre il porto di Haifa nel periodo di massima attività, quando rappresentava la porta di ingresso in Israele per numerosi nuovi immigrati. Si documenta anche la creazione di due nuovi insediamenti – numero 501 e 502 – grazie al sostegno del Keren Hayesod. Uno dei due è Ghezer. Nel film trovano spazio uno spettacolo di ballo nella zona e cartelloni del Keren Hayesod su cui si legge: “Insediamenti del Keren Hayesod – Baluardi di forza”. Il film si conclude con l’arrivo di un aeroplano che trasporta nuovi immigrati dall’Iraq nell’ambito di una delle importanti campagne per l’Aliyàh condotte dal Keren Hayesod e dall’Agenzia Ebraica.

Giorno dell’Indipendenza 5711 – Terzo anniversario dell’indipendenza di Israele, Cinegiornale del 1951

Giorno dell’Indipendenza 5711 – Terzo anniversario dell’indipendenza di Israele, Cinegiornale del 1951

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11 marzo 1948 – Attacco al Palazzo delle Istituzioni Nazionali di Gerusalemme

Attacco al Palazzo delle Istituzioni Nazionali, 1948

Gerusalemme è in subbuglio. Vi sono continui attacchi e massacri. Il Paese è in rivolta. Come tante altre volte, Anton Daoud, dipendente del vicino Consolato americano, si presenta all’ingresso del cortile delle Istituzioni Nazionali. Il cancello è chiuso per timore di un attacco e la guardia si rifiuta di farlo entrare. Daoud si reca alla vicina stazione dei taxi e trova un conoscente che può identificarlo. Spiega alla guardia che deve entrare per consegnare alcuni documenti all’Agenzia Ebraica e alla fine l’addetto alla sicurezza lo lascia passare. Poiché l’auto di Daoud blocca il passaggio, uno degli addetti alla sicurezza dell’Agenzia decide di spostarla dall’ingresso anteriore dell’edificio verso l’ala del Keren Hayesod. Il mezzo, collegato a cariche esplosive, salta in aria con un tremendo boato, provocando il crollo di una parte dell’ala dell’edificio dove ha sede il Keren Hayesod.

L’attacco ha conseguenze terribili: 12 persone muoiono sul colpo. Tre di queste, incluso il direttore Aryeh Leib Yaffe, sono dipendenti del Keren Hayesod. Decine di persone rimangono ferite. Alcuni mesi dopo, da un balcone di quello stesso edificio, il Consiglio del Popolo annuncerà ai cittadini di Gerusalemme l’indipendenza di Israele

Foto: Attacco al Palazzo delle Istituzioni Nazionali, 1948

Già nei primi anni di attività il Keren Hayesod raggiunge i confini della Terra

Brochure pubblicata dalla sede di Shanghai del Keren Hayesod in cui è riportato il dettaglio delle donazioni, 1924

Anni ’20. Il Keren Hayesod è attivo in Europa, negli USA, in Canada e in Sudamerica e inizia a operare anche in zone più remote e difficili da raggiungere. Emissari del KH vengono inviati nei Paesi arabi, in Nordafrica e in Asia. Fra gli altri, si contano tre emissari a Singapore, otto in India, sei in Iraq e quattro in Cina. Tutti si impegnano con grande determinazione nella ricerca di investitori e donatori. Periodicamente le sedi dei vari Paesi pubblicano articoli, brochure e report che documentano le numerose e diversificate attività degli emissari. Particolare rilievo è dato alle consistenti somme raccolte, come ad esempio nella brochure di 13 pagine redatta dalla sede di Shanghai nel luglio del 1924.
L’attività del KH a livello mondiale, iniziata negli anni ’20, prosegue ancora oggi in 60 comunità ebraiche di 40 Paesi.

Foto: Brochure pubblicata dalla sede di Shanghai del Keren Hayesod in cui è riportato il dettaglio delle donazioni, 1924

Per il Keren Hayesod qualsiasi contributo è ben accetto!

Albero di ringraziamento allo Youth Village Kiryat Yearim, in segno di gratitudine verso i bambini ebrei di tutto il mondo che hanno donato parte dei regali ricevuti per il loro bar o bat mitzvah

Alla sua fondazione, il Keren Hayesod lanciò un appello globale per avvicinare gli Ebrei a Eretz Israel ed esortarli a contribuire in qualsiasi modo alla causa ebraica. Gli Ebrei di tutto il mondo risposero in maniera sorprendente, toccante, commovente e completamente inaspettata.
Nel 1921 gli studenti viennesi decisero di digiunare un giorno alla settimana e donare il corrispettivo del pasto al KH.

Nel 1923 l’organizzazione si impegnò a raggiungere i villaggi più piccoli e remoti nelle aree periferiche. Leib Yaffe, che negli anni ’20 era un esperto emissario e in seguito avrebbe ricoperto la carica di direttore esecutivo del Keren Hayesod, rimase meravigliato dalle donazioni provenienti dal Sudamerica. La maggior parte dei locali era molto povera e non riuscendo a inviare denaro trovò metodi alternativi per sostenere l’attività dal Keren Hayesod. Ad esempio vennero donati 50 polli, sacchi di lino e cereali. Altre famiglie decisero di vendere gioielli e oggetti di valore e durante una festa i residenti di un piccolo villaggio fecero addirittura delle copie di una fotografia dell’emissario Leib Yaffe e le vendettero agli invitati. In Cile, nel 1936, una piccola comunità ebraica raccolse 20 tonnellate di caffè della migliore qualità e le vendette raccogliendo 5.000 dollari in favore del KH. Anche in Palestina i donatori contribuirono alla causa in modi alternativi, chi lavorando gratuitamente per il Keren Hayesod, chi offrendo orzo, appezzamenti di terreno, ecc…

Queste iniziative continuarono anche dopo la fondazione dello Stato di Israele. Dopo la Guerra dei sei giorni si venne a sapere che i bambini degli orfanatrofi avevano deciso di donare la paghetta settimanale per il cinema e gli insegnanti un proprio salario mensile. Ancora oggi, nell’ambito del progetto bar/bat mitzvah, i bambini ebrei di tutto il mondo inviano al Keren Hayesod parte dei doni ricevuti. Negli anni, il Keren Hayesod ha sempre esortato le persone in tutto il mondo a sostenere la missione sionistica in Eretz Israel, ognuno secondo le proprie possibilità, e accetta con gioia qualsiasi contributo, piccolo o grande.

Foto: Albero di ringraziamento allo Youth Village Kiryat Yearim, in segno di gratitudine verso i bambini ebrei di tutto il mondo che hanno donato parte dei regali ricevuti per il loro bar o bat mitzvah

Un nuovo quartiere a Mitzpè Ramòn invita giovani famiglie a insediarsi nel cuore del deserto

Si può fare la storia in ogni momento. È quello che è successo, ad esempio, nel 2016 con la costruzione del quartiere di Karnei Ramòn a Mitzpè Ramòn. Il nuovo quartiere si basa sul principio del cosiddetto “affitto in comunità”: a 24 famiglie viene offerta una casa in affitto a condizioni agevolate, in comunità, per un periodo di tre anni. Lo scopo è permettere alle famiglie di fare un’esperienza di vita a Mitzpè Ramòn prima di decidere se trasferirsi definitivamente nella città. Il quartiere è pensato per chi cerca qualcosa di diverso. Prendiamo ad esempio il contrabbassista Ehud Aton, tornato dagli USA insieme alla moglie con la speranza di inserirsi in una comunità. “È proprio quello che fa per noi. Il quartiere non è solo il posto in cui viviamo, ma anche una comunità giovane in cui abbiamo stretto delle amicizie. Quando vivi in una località relativamente piccola, la comunità è molto importante. Ci ha aiutato a inserirci in un posto nuovo e a realizzare il sogno di costruire una casa qui”. Oggi Ehud Aton possiede una casa a Mitzpè Ramòn nelle vicinanze del quartiere in cui aveva trascorso il periodo di integrazione.

Karnei Ramòn è stato costruito su iniziativa del Keren Hayesod e del Ministero per il Neghev e la Galilea in collaborazione con l’Associazione Ayalim. È gestito dal Movimento OR insieme allo youth center del consiglio locale. Karnei Ramòn è sorto con l’obiettivo di invogliare i giovani a trasferirsi nel cuore del deserto e a vivere un’esperienza diversa, di vita comunitaria, immersi in un suggestivo paesaggio montuoso. L’ultimo album di Aton, Deep in the Hills, è stato scritto a Mitzpè Ramòn e il musicista non è l’unico ad aver scelto di mettere radici qui. Oggi quasi il 90% delle 24 famiglie che abitano nel quartiere ha deciso di rimanere a Mitzpè Ramòn una volta concluso il periodo di integrazione.

La sede del Keren Hayesod, il Palazzo delle Istituzioni Nazionali di Gerusalemme

Palazzo delle Istituzioni Nazionali di Gerusalemme

C’è un edificio a Gerusalemme in cui si concentrano una grande responsabilità e una parte significativa della storia del Paese. In esso sono ospitati i quattro organismi responsabili della costituzione dello Stato di Israele: Il Keren Hayesod, l’Agenzia Ebraica, l’Organizzazione Sionistica Mondiale e il Keren Kayemeth Le’Israel – Fondo Nazionale Ebraico. La prima festa ufficiale si tenne qui nel luglio del 1934. Era in onore di Nachum Sokolov e si trattava del primo evento organizzato dal Keren Hayesod. Se i muri potessero parlare, conosceremmo i dettagli dei numerosi affari di stato discussi nell’edificio. Fu qui che David Ben Gurion lavorò come presidente dell’Agenzia Ebraica; fu in questo cortile che la gente si radunò per festeggiare l’annuncio delle Nazioni Unite della costituzione dello Stato di Israele; qui si tennero le prime sedute della Knesset, e sempre qui prestò giuramento il primo Presidente dello Stato d’Israele, Chaim Weizmann. Il Keren Hayesod ha la sua sede in questo edificio dal 1933. Apparentemente simile a qualsiasi altra struttura, questo palazzo rappresenta un elemento fondamentale della vita di Israele. È stato testimone di celebrazioni e tragedie, nonché di innumerevoli eventi che hanno plasmato un intero Paese e il futuro dei suoi abitanti.

Foto: Palazzo delle Istituzioni Nazionali di Gerusalemme

Il primo manifesto del Keren Hayesod

Il primo manifesto del Keren Hayesod, quotidiano HaOlam, 23 dicembre 1920

Nel dicembre del 1920 il Keren Hayesod pubblicò il suo primo manifesto o, come venne chiamato all’epoca, “il rotolo volante”: “… Costruiamo la casa d’Israele. L’obiettivo del Keren Hayesod è promuovere l’insediamento degli Ebrei in Palestina tramite una pianificazione ordinata e progetti sempre più ampi, far partire subito la macchina dell’immigrazione e sostenere lo sviluppo economico del Paese a vantaggio tanto dei residenti Ebrei, quanto dei non-Ebrei.”
Il manifesto fu tradotto in 18 lingue e distribuito in decine di migliaia di copie in tutto il mondo tramite annunci, quotidiani e riviste ebraiche. La pubblicazione del manifesto ebbe un forte impatto e suscitò grande euforia. Gli Ebrei di tutto il mondo erano chiamati a unirsi alla missione sionistica. Per la prima volta nella storia della Federazione Sionistica, ci si rivolgeva agli Ebrei come a un unico popolo, invitandoli a collaborare. Il tono diretto e la potenza dell’appello ebbero il risultato sperato: motivarono gli Ebrei di tutto il mondo a lavorare per la fondazione dell’Yishuv nella Terra d’Israele attraverso attività di promozione e sostegno, anche finanziario. Così ebbe inizio l’attività del Keren Hayesod!

Foto: Il primo manifesto del Keren Hayesod, quotidiano “HaOlam”, 23 dicembre 1920
Credit: per gentile concessione dell’archivio sionista

Sionismo e contributi in favore dello Stato di Israele

Attualmente, il Keren Hayesod è la maggiore organizzazione al mondo per la raccolta di fondi a favore del popolo ebraico e dei cittadini di Israele. Grazie al KH, tutti coloro che vogliono aiutare Israele – la patria ebraica – possono concretizzare il loro impegno finanziando attività, iniziative e progetti avviati dal Keren Hayesod per sostenere la causa ebraica. I fondi raccolti sono destinati a migliorare la vita dei cittadini di Israele e a rafforzare il legame tra questi ultimi e gli Ebrei della Diaspora.

Il KH continuerà a preservare questo legame facendo da ponte tra il popolo di Israele e gli amici di Israele in tutto il mondo e favorendo una cooperazione volta a consolidare l’importanza di Israele per il popolo ebraico. Israele deve rappresentare un porto sicuro per tutti gli Ebrei e una terra prospera di cui andare fieri.

Le attività del Keren Hayesod affondano le radici nella storia del popolo ebraico e sono possibili grazie alla certezza dell’aiuto reciproco tra gli Ebrei di tutto il mondo.
Dobbiamo restare uniti ed essere responsabili gli uni degli altri.