idoz, Author at 100 Heartbeats - Keren Hayesod - Pagina 4 di 10

Un anno in Israele, un ebreo per tutta la vita: Il Keren Hayesod sostiene il programma Masà rivolto ai giovani Ebrei della Diaspora con il fine di creare un profondo legame fra loro e Israele

Masa Programma

Da quando Masà è iniziato, nel 2004, sono 150.000 i giovani provenienti da 60 Paesi di tutto il mondo che hanno vissuto un’esperienza significativa in Israele. Il programma riunisce le tre sfere di attività del Keren Hayesod: il rafforzamento del legame tra i giovani Ebrei e Israele, l’aliyàh e il potenziamento delle aree periferiche.

Offre inoltre decine di eccezionali inidrizzi, che spaziano dallo studio ai tirocini e alle attività di volontariato, ognuno dei quali prevede un soggiorno in Israele da quattro a 12 mesi. Ogni anno circa 12.000 giovani fanno un’esperienza di vita in Israele, imparando a conoscere le persone, i luoghi, la cultura, lo stile di vita dinamico e la quotidianità degli israeliani.

La varietà dei programmi offerti Masà, fa sì che ogni partecipante possa trovare un indirizzo che si adatti ai propri interessi personali: studio (nelle università o nelle yeshivot), volontariato (insegnamento della lingua inglese nelle periferie) o tirocinio (nei settori medico e high-tech). Tutti i programmi prevedono viaggi formativi che consentono ai partecipanti di approfondire la propria conoscenza di Israele e della sua storia, nonché della vita ebraica. I risultati sono impressionanti: un numero consistente di partecipanti (in particolare russi e francesi) intraprende l’aliyàh e all’interno delle varie comunità si moltiplicano le iniziative a favore di Israele.

Il Keren Hayesod contribuisce inoltre a finanziare il programma Birthright, che si prefigge l’obiettivo di creare un legame tra i giovani Ebrei e Israele attraverso un tour di 10 giorni nel Paese, interamente finanziato. Ogni anno Birthright consente a 28.000 giovani di tutto il mondo di conoscere direttamente Israele, probabilmente per la prima volta nella loro vita. Sono centinaia di migliaia i giovani che hanno già preso parte al programma.

Il Keren Hayesod finanzia la costruzione di edifici dando un nuovo aspetto al Paese

Quando camminate per le vie di una città israeliana considerate che, ovunque vi troviate, ci sono senz’altro accanto a voi edifici costruiti con fondi provenienti dal Keren Hayesod. Nel suo primo periodo di attività il Keren Hayesod si occupava essenzialmente di fornire finanziamenti per la costruzione di quartieri e la pavimentazione delle strade. Ad esempio, a metà anni ’20 l’organizzazione concesse al comitato del quartiere di Gerusalemme Beit Hakerem, un prestito di 3.730 sterline che venne utilizzato per la sua pianificazione edilizia e per la pavimentazione stradale. In seguito furono concessi, sempre a Gerusalemme, ampi finanziamenti anche ai quartieri Kiryat Moshe e Rehavia. A Tel Aviv, furono investite tra il 1924 e il 1926, 1.500 sterline nel nuovo quartiere Tel Nordau e ulteriori fondi furono destinati a quartieri di Ramat Gan, Givatayim, Haifa e altre città.
Dagli anni ’20 ad oggi il Keren Hayesod ha sostenuto e promosso ogni anno migliaia di progetti. Con il tempo si è passati dalla costruzione di quartieri alla costruzione di edifici, a tutto vantaggio della comunità locale. Solo negli ultimi 50 anni – dal 1970 a oggi – il Keren Hayesod ha costruito migliaia di edifici: asili, istituti educativi, centri per l’integrazione, ospedali, ambulatori, villaggi destinati a giovani, strutture residenziali protette, rifugi, edifici ricostruiti nell’ambito del piano di riqualificazione del territorio Project Renewal e tanto altro ancora. Dietro ogni singolo edificio si celano storie e persone lungimiranti che vogliono continuare a costruire il nostro splendido Paese. E il lavoro continua.

Foto: Poster del Keren Hayesod – “Nonostante tutto i ragazzi continuano a costruire”

La International Women’s Division – La forza femminile del Keren Hayesod!

Tutto ebbe inizio spontaneamente nel 1967. Migliaia di donne si presentarono negli uffici del Keren Hayesod di tutto il mondo, esprimendo il desiderio di contribuire e fare qualcosa per lo Stato d’Israele e per la sua popolazione. Sino ad allora, a occuparsi delle attività correnti e degli appelli ai donatori erano stati esclusivamente uomini. Seguendo le orme delle donne che avevano donato i propri gioielli al Keren Hayesod alla sua fondazione, anche queste nuove attiviste desideravano contribuire e partecipare alla raccolta fondi a favore di Israele. Iniziarono ad organizzarsi in gruppi e, poiché il loro contributo finanziario cresceva, chiesero un riconoscimento ufficiale da parte dell’organizzazione. Nel 1974 la sede centrale del Keren Hayesod creò il dipartimento della Women’s Division e nel 1981 venne costituita la International Women’s Division.
Il Keren Hayesod riconobbe l’importanza delle attività svolte dalle donne e la loro abilità nell’incrementare in modo significativo i fondi raccolti. Alcuni anni dopo, entrarono le prime donne nell’organo esecutivo del Keren Hayesod, ricoprendo diverse posizioni di vertice.
Pur facendo parte della campagna generale, la International Women’s Division è una unità autonoma, con proprie regole. Le donne scelgono le attività da svolgere, reclutano nuovi membri, organizzano eventi e portano avanti di anno in anno il lavoro dell’organizzazione. Ogni due anni si tiene il Migfash, un incontro internazionale di donne provenienti da tutto il mondo, nel corso del quale vengono assegnati i premi della Women’s Division.

Uno dei simboli della forza della WD è la spilla raffigurante il Leone di Giuda, conferita alle donne che si sono impegnate per una donazione di 5.000 dollari l’anno. Sono migliaia, le donne in tutto il mondo che la indossano con orgoglio. Per le donazioni più generose vengono assegnate le spille “Lev Chai” – Cuore Vivente , “Or LeAtid” – Luce per il futuro e “Tiferet Lion of Judah” – Gloria del Leone di Giuda.

La International Women’s Division ha dimostrato alle donne in tutto il mondo ebraico, che unite hanno un potere enorme e che la loro presenza nell’impresa sionistica è essenziale. Questa è la forza delle donne!


Or LeAtid

The Tiferet Lion of Judah

I poster del Keren Hayesod – un racconto della storia di Israele lungo cento anni

Dalla sua fondazione, il Keren Hayesod ha prodotto e distribuito in tutto il mondo, centinaia di bellissime pubblicazioni, cartoline e poster, che col tempo sono divenuti il suo marchio di fabbrica. I poster, distribuiti in tutto il mondo ebraico, riflettevano le necessità del momento e i programmi del mondo ebraico e dell’Yishuv in Eretz Israel e rappresentavano un vero e proprio appello ad agire. Attraverso questi poster il Keren Hayesod dava in qualche modo agli Ebrei della Diaspora un aggiornamento su quanto avveniva in Israele. I poster riflettono i valori del Keren Hayesod e del movimento sionistico: l’edificazione del Paese, il raduno degli esiliati, l’integrazione degli immigrati, la cura per i più deboli e l’aspirazione alla pace e all’unità.

Nel 2010, l’Aeroporto Ben Gurion ha ospitato una mostra di questi poster, un mezzo potente per raccontare l’incredibile storia della creazione del Paese. Lo stesso anno è stata pubblicata la raccolta: “Keren Hayesod Posters 1920 – 2010”, a cura di David Tartakover. In occasione delle celebrazioni per il centenario della organizzazione e al fine di rinnovare questa tradizione visuale, gli studenti di design sono stati invitati a partecipare a un concorso per la realizzazione di un poster per il Keren Hayesod. L’ha vinto Sharon Steinberg, una nuova immigrata dal Messico che ha fatto la sua Aliyàh nel 2017. Sharon conosceva bene il KH da quando ancora viveva in Messico ed era profondamente legata all’organizzazione. Da bambina aveva imparato molto sull’attività del Keren Hayesod in favore di Israele e di conseguenza, quando è venuta a conoscenza del concorso sapeva perfettamente che cosa avrebbe disegnato. Il poster di Sharon raffigura due mani tra le quali si intravede la sagoma dello Stato di Israele. Le due mani che racchiudono Israele simboleggiano gli abitanti dello Stato e gli Ebrei della Diaspora, legati da un’eterna collaborazione e da una comune responsabilità per il futuro dello Stato di Israele.

Foto: “Fede”, il poster realizzato da Sharon Steinberg, vincitrice del concorso per la realizzazione del poster per il centenario del KH

Le straordinarie operazioni di Aliyàh dall’Etiopia a Israele

Ufficiali dell’esercito aiutano gli Olìm dell’Etiopia al loro arrivo in Israele. Operazione Salomone, 1991

Nel 1984, circa 7.500 immigrati etiopi giunsero in Israele grazie al Keren Hayesod, all’Agenzia Ebraica, al Mossad e alla compagnia aerea El Al. I dettagli di questa complessa e segreta missione, che prese il nome di Operazione Mosé, vennero resi pubblici solo nel gennaio del 1985. Fu uno dei viaggi più lunghi, difficili e pericolosi intrapresi fino ad allora per compiere la Aliyàh. Dopo giorni e, in alcuni casi, mesi di attesa, un gruppo di Ebrei coraggiosi e determinati, lasciò l’Etiopia per intraprendere a piedi il lungo e pericoloso viaggio verso il Sudan. Molti non sopravvissero. Si spostavano di notte per evitare di camminare sotto il sole cocente, di incontrare rapinatori lungo la strada e di essere fermati dalle autorità locali che avrebbero loro impedito di allontanarsi dal paese. Il percorso era difficoltoso e dovevano evitare i luoghi più popolati. Le scorte d’acqua erano scarse. Dopo settimane o mesi trascorsi in un campo in Sudan, gli immigrati furono trasportati in aereo in Europa, e da lì in Israele. Il successo dell’Operazione Mosé si deve all’assoluta segretezza e al coraggio degli immigrati e di coloro che li hanno aiutati.

Migliaia di Ebrei erano rimasti in Etiopia, in attesa di una nuova occasione per venire in Israele. Tale opportunità si presentò nel maggio del 1991 grazie all’Operazione Salomone, un’altra operazione di Aliyàh estremamente complessa sullo sfondo della delicata situazione politica e di sicurezza in Etiopia. In due giorni circa 14.000 Ebrei etiopi furono trasportati in Israele con un convoglio aereo della El Al e di altri velivoli. In alcuni casi fu necessario rimuovere i sedili degli aerei per poter trasportare più passeggeri. In un’occasione venne addirittura battuto un record, imbarcando oltre 1.000 persone. Ancora oggi il Keren Hayesod continua a sostenere l’Aliyàh dall’Etiopia e l’integrazione degli immigrati etiopi nella società israeliana.

Foto: Ufficiali dell’esercito aiutano gli Olìm dell’Etiopia al loro arrivo in Israele. Operazione Salomone, 1991

Il libro del Keren Hayesod del 1921 – una guida per i donatori

L'introduzione al libro del Keren Hayesod pubblicata sul quotidiano Ha’aretz il 10 maggio 1921

Sin dal principio, il Keren Hayesod si è distinto per la sua abilità nelle attività informative. Ad appena un anno dalla fondazione pubblicò un tascabile del tipo “Tutto quello che vorresti sapere sul Keren Hayesod e non hai mai osato chiedere”.

Il libro, scritto principalmente da Zeev Jabotinsky, faceva parte dei massicci sforzi che il Keren Hayesod faceva per diffondere informazione. Si trattava di una guida per donatori, investitori e attivisti sionisti. Isaac Asher Naiditch, il fondatore del KH, lo definì il Libro della Genesi del Keren Hayesod.

I 23 brevi capitoli che lo compongono, illustrano i principi del Keren Hayesod, lo sviluppo di Eretz Israel e le relative opportunità, nonché questioni economiche, politiche e sociali. Vi è un capitolo intitolato “Quali obiettivi si possono realizzare con 25 milioni di sterline?” Un altro tratta il tema dell’offerta della decima, che è parte della tradizione ebraica, e non mancano capitoli sulla situazione politica nella Terra d’Israele, sull’immigrazione, sugli insediamenti agricoli, sulle opportunità di sviluppo industriale, sulle risorse idriche nel Paese, banche, istruzione, ecc.
Nell’introduzione al libro, pubblicato su giornali in molte lingue, Jabotinsky scrisse: “L’obiettivo del Keren Hayesod è di garantire che ogni Ebreo sia consapevole che la creazione di uno Stato in Eretz Israel è possibile solo impegnandosi in prima persona e destinando una donazione alla causa nazionale”.

Dalla sua fondazione, il Keren Hayesod ha pubblicato numerosi libri di questo genere in cui, rispondendo in modo esauriente a domande, venivano illustrate le attività dell’organizzazione.

Foto: L’introduzione al libro del Keren Hayesod pubblicata sul quotidiano Ha’aretz il 10 maggio 1921

Credit: Dal sito della stampa storia ebraica fondato dalla Biblioteca Nazionale e dalla Università di Tel Aviv.

Recupero dei quartieri degradati grazie a “gemellaggi”

Menachem Begin unterwegs mit der Ministerpräsidenten-Mission

Nel 1977, nell’ambito di un vasto progetto finalizzato al recupero dei quartieri degradati di Israele, decine di edifici furono oggetto di profondi interventi di ristrutturazione: gli appartamenti vennero ampliati e i palazzi rimodernati grazie all’aiuto delle comunità ebraiche di tutto il mondo. La raccolta di fondi partì da un’idea rivoluzionaria del Primo Ministro Menachem Begin: il “gemellaggio”. Sderot ricevette un caldo abbraccio dalla città di Milano, il quartiere Morashà di Ramat Hasharon assunse improvvisamente un’aria olandese, la Gran Bretagna adottò Ashkelon e Dimona, il Sudafrica fu gemellato con Ofakim, e così via. L’iniziativa era nata per far fronte alle difficoltà dei residenti dei quartieri poveri del Paese, che nessuno era ancora riuscito a risolvere. Un’idea creativa e il sostegno del Keren Hayesod e dell’Agenzia Ebraica trasformarono il sogno in realtà. In 30 anni sono state riqualificate 160 zone degradate del Paese, che sono oggi la casa di oltre 1 milione di israeliani.

Foto: Menachem Begin insieme alla Missione presidenziale in visita al progetto sociale “Komkommer”, 1981

I leader mondiali riconoscono e ammirano il lavoro svolto dal Keren Hayesod dalla sua fondazione fino ad oggi

Il Keren Hayesod ha sempre goduto del sostegno dei maggiori leader mondiali. Già nel lontano 1922, l’allora Presidente americano Warren Harding spese parole di elogio per l’organizzazione. Il Presidente Franklin Roosevelt inviò una lettera di congratulazioni in occasione del 15esimo anniversario del Keren Hayesod e da allora altri capi di Stato e di governo di tutto il mondo hanno espresso pubblicamente la loro ammirazione per l’attività del KH. Nel 2002 l’ex Presidente statunitense Bill Clinton ha parlato alla sessione di apertura della Conferenza di Ginevra in cui sono state raccolte donazioni per oltre 1 milione di dollari. Nel suo discorso al pubblico ha detto fra l’altro: “Ciascuno di voi, come sostenitore del Keren Hayesod, deve essere orgoglioso del contributo offerto allo sviluppo di Israele… Il Keren Hayesod è accanto al popolo ebraico in Israele e nel resto del mondo per aiutarlo a costruire un futuro luminoso partendo dal suo splendido passato”.

Foto: Bill Clinton; Sofia Loren

Congratulazioni al Keren Hayesod! Celebrazione del 15esimo anniversario nel 1935

Ogni mese giungevano in Israele migliaia di immigrati e il 1935 prometteva di essere l’anno più proficuo dell’impresa sionistica. Nell’arco di quei dodici mesi arrivarono in Palestina decine di migliaia di Ebrei che vennero integrati grazie all’aiuto del Keren Hayesod. Nei tre anni precedenti erano stati creati 42 nuovi insediamenti. Tel Aviv superò la soglia dei 100.000 abitanti, divenendo così la maggiore città ebraica del Paese. Il Keren Hayesod celebrava quell’anno i 15 anni di attività e ricevette lettere di incoraggiamento, sostegno e congratulazioni da leader sionisti, capi di Stato e di governo, artisti e scrittori di tutto il mondo. Tali lettere vennero riunite in una pubblicazione speciale edita in occasione delle festività e allegata ai quotidiani ebraici di tutto il mondo.

Tra i tanti messaggi di congratulazioni spiccano le parole di S.Y. Agnon, apparse nel settimanale Netiva: “Per quindici anni Dio … vi ha concesso la grazia di costruire città vive e [trasformare] una terra desolata in sorgenti di acqua … Speriamo quindi che Dio, sia Egli benedetto, veda quanto avete fatto per la Sua Terra e la vostra fede per Israele il Suo popolo, e continui a sostenervi e a ricoprirci con il suo affetto e con la sua benevolenza, in eterno”.
Il Presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt si congratulò con il Keren Hayesod: “Auguri per il 15esimo anniversario del Keren Hayesod, fondato dagli Ebrei di tutto il mondo per contribuire alla creazione di una patria nazionale nella Terra di Israele per il popolo di Israele…”.

Albert Einstein, che aveva sostenuto il Keren Hayesod sin dalla sua fondazione partecipando anche alla campagna inaugurale di raccolta fondi negli USA, scrisse: “Il Keren Hayesod, che ha reso possibile l’insediamento degli Ebrei in Eretz Israel, ha dato prova di essere un’istituzione di inestimabile valore per la necessaria ricostruzione del popolo. Possa questa organizzazione superare ogni ostacolo, così che la sua impresa – dalla quale tanto dipende il futuro del popolo ebraico – si sviluppi e cresca”.

Il direttore esecutivo all’epoca, Leib Yaffe, già allora sottolineò che il Keren Hayesod stava diventando un ponte e una forza che univa il mondo ebraico ed Eretz Israel. Tuttavia, era chiaro a tutti che la strada da compiere era ancora lunga e che bisognava andare avanti con grande fermezza, determinazione e coraggio.

Foto: Messaggio di congratulazioni di S.Y. Agnon per il 15esimo anniversario del Keren Hayesod pubblicato sul settimanale Netiva il 22 novembre 1935

Articolo dal giornale Netiva, 22. 11. 1935. Discorso di Leib Yaffe.

I sei valori portanti e linee guida del Keren Hayesod

I sei valori portanti e linee guida del Keren Hayesod

Quali sono i principali valori che hanno ispirato il Keren Hayesod negli ultimi 100 anni e che oggi più che mai rimangono rilevanti? Che tipo di organizzazione è il Keren Hayesod e su che cosa si fonda il suo intenso, significativo e profondo legame con centinaia di migliaia di Ebrei?
Questi sono i valori che ci uniscono e che guidano le nostre azioni:

Israele – Sionista – Ebraico:

L’impegno verso i cittadini e il popolo di Israele è il fulcro delle attività del Keren Hayesod. Il Keren Hayesod è stato istituito con lo scopo di sostenere la visione sionistica di stabilire una patria per il Popolo Ebraico in Terra di Israele e si basa sulla garanzia di aiuto reciproco fra gli Ebrei di tutto il mondo.

Affidabilità – Trasparenza – Professionalità:

Il Keren Hayesod porta avanti per conto di Israele progetti filantropici utili e significativi, basati su competenze professionali, esperienza, trasparenza e senso di dovere nei confronti del donatore.

Storia – Esperienza – Solidità:

Il Keren Hayesod è stato istituito 100 anni fa e ancor prima della nascita dello Stato di Israele, già rivestiva un ruolo fondamentale nella realizzazione della visione sionistica. Dal 1948 fino ad oggi è nella prima linea delle attività sionistiche. Il Keren Hayesod è profondamente radicato nella storia moderna del popolo ebraico.

Internazionalità – Globalità – Familiarità:

Il Keren Hayesod è una solida rete internazionale di mutuo aiuto che collega Ebrei e amici di Israele di tutto il mondo. Donatori, leader, dipendenti e beneficiari del Keren Hayesod, sono tutti parte di un’unica grande famiglia, si sostengono e si aiutano reciprocamente e collaborano per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

Ispirazione – Visione:

Il Keren Hayesod consente ai donatori di prendere parte alla realizzazione della visione sionistica per Israele, per i suoi cittadini e per il popolo ebraico e si pone come obiettivo di incoraggiarli ad assumere un ruolo significativo nella realizzazione di tale visione, per un futuro migliore.

Efficacia – Strategia:

Le attività del Keren Hayesod sono finalizzate alla creazione di un impatto reale e significativo che porti ad un cambiamento efficace e duraturo grazie alle donazioni dei propri sostenitori. L’organizzazione persegue questo obiettivo selezionando accuratamente i partner strategici e i progetti che intende finanziare. Anche la messa in atto di tali progetti avviene attraverso un processo meticoloso. Il Keren Hayesod si preoccupa, in ogni campo in cui è coinvolto, di essere sempre in prima linea di attività rilevanti e di indirizzare le proprie azioni verso le esigenze più importanti e pressanti del popolo di Israele.